10 settembre 2018

Germán Graciano Posso, membro del Consiglio Interno de La Comunidad de Paz de San José de Apartadó, e nostro ospite e a Modica nel dicembre 2016, è stato insignito in Colombia del Premio "Difensore dei diritti umani per l'anno 2018.

I vincitori di questo anno fanno parte di processi in difesa dei diritti umani nel paese, oltre alla Comunidad de Paz de San José de Apartadó, anche il Movimiento Ríos Vivos, la Junta de Gobierno de la Comunidad Negra/Afrodescendiente de Alto Mira y Frontera ed il lavoro di guida della matriarca María Lligía Chaverra, nel territorio Colectivo del Curvarado.

Nelle motivazioni del premio si ricorda che Germán ha formato e organizzato gruppi di lavoro per realizzare un progetto di vita insieme ad altre 500 persone, per la difesa del territorio ed il miglioramento della vita nella sua comunità.

Proprio mentre si contano centinaia di leaders sociali uccisi (oltre 330 dalla firma degli accordi di pace nel novembre 2016), l'onorificenza data a Germán rappresenta un importante riconoscimento al coraggio, alla determinazione e alla resistenza di tutta la Comunità di Pace che sono i nostri produttori di cacao, con i quali anche presso Terra Madre dal 20 al 24 settembre terremo incontri e seminari.

Essere difensore dei Diritti Umani in Colombia vuol dire rischiare la propria vita ogni giorno: il 29 dicembre scorso Germán ha visto per l'ennesima volta la morte in faccia, quando alcuni paramilitari sono entrati nello spazio di vita e lavoro della Comunità, armi alla mano, per ucciderlo. Quella volta non ci sono riusciti per la pronta reazione dei suoi compagni, ma anche ora è il primo nella lista nera delle Autodefensas Gaitanistas de Colombia, le AGC, gruppo paramilitare in stretta connivenza con alcuni membri dell'Esercito colombiano operante nella zona. La sua condanna a morte, come quella di altri membri del consiglio interno, è solo stata posticipata.

"Non so se domani ci ammazzeranno oppure no, perciò dobbiamo pensare alle scelte di oggi, che saranno la nostra eredità per chi verrà dopo di noi" assicura Germán con la calma di chi sa di essere nel giusto.

Conosce bene, Germán, la violenza sociale e politica di questa guerra sucia che è tornata senza essersene mai andata: 13 familiari assassinati , tra cui suo padre e 2 fratelli e proprio per questo sa che la pace è l'unica possibilità per sé, per i suoi figli e per la sua Comunità, che da 21 anni sta soffrendo ogni tipo di violenza , testimoniata da più di 300 morti .

"Questo premio - continua Germán- significa appoggio e protezione per la Comunidad. E' un riconoscimento al lavoro che quotidianamente svolge questo gruppo di contadini: uomini, donne, anziani, bambini che vogliono solo vivere in pace e che chiedono al Governo colombiano solamente che non continui a ucciderli e a sfollarli".

Nella precedente visita in Italia German diceva: "Certo, io sono già da tempo sulla lista dei condannati a morte delle AGC, non so quando e come lo faranno, ma fino ad allora non potranno farmi tacere. Voi, però, continuate ad essere la nostra voce. La nostra scelta e le nostre vite, dipendono anche da voi".

Noi sicuramente non li lasceremo mai soli, perché ne va della nostra stessa vita e umanità.