11 dicembre 2015

La canapa è un prodotto sorprendente più che stupefacente!

È una pianta che si adatta a qualsiasi latitudine dal Circolo polare Artico all’Equatore. Pulisce i terreni, cioè ha un’azione così benefica sul suolo che lo bonifica dalle varie “erbacce” e non richiede quindi l’uso di erbicidi per crescere: è naturalmente biologica.

Viene utilizzata tutta, come si diceva del maiale: il fusto serve per produrre fibre, utilizzate in ambito tessile, ma anche in bio-edilizia come isolante traspirante e oggi anche per costruire la carrozzeria delle macchine, per fare nuovi materiali pronti a sostituire la plastica.

Foglie e fiori contengono una miriade di sostanze benefiche, fra cui i cannabinoidi da cui si possono produrre anti-dolorifici, ma anche anti-cancerogeni.

I semi, che sono quelli che noi usiamo nella cioccolata che produciamo, sono privi di cannabinoidi, ma ricchissimi di vitamina E e vari amminoacidi e antiossidanti importanti per il corpo umano, omega 3 e omega 6. I semi si possono mangiare da soli o si possono spremere estraendone un olio gradevole.

L’Italia che era fino agli anni ‘50 il secondo produttore mondiale di canapa, ha smesso di coltivarla per la crisi della produzione tessile, soppiantata dai tessuti industriali e per la psicosi della pericolosità sociale dell’uso ricreativo della cannabis. Il nostro Paese si trova a scontare oggi una carenza di produzione di canapa (ancora molto disincentivata dalla burocrazia necessaria alla sua coltivazione che necessita di essere notificata) e soprattutto un enorme ritardo di investimenti industriali per la sua trasformazione, settore nel quale invece Germania e Francia sono moto avanzate.

Assocanapa è l’associazione che promuove la coltura della canapa in Italia e che ci fornisce i semi da produttori italiani che noi mettiamo nelle nostre barrette Lona.