2 luglio 2018

Davvero gli dei, come dicevano gli Aztechi e i Maya, hanno fatto un dono grande agli uomini con la pianta del cacao! E il cuore di questo dono sono i polifenoli: servono a regolare e migliorare il funzionamento generale delle cellule andando alla radice della vita cellulare.

In tutte le piante si trovano i polifenoli e sono i responsabili dei loro odori, colori e sapori, rappresentano anche la loro difesa dagli agenti patogeni e contro le radiazioni ultraviolette.

Fra i polifenoli del cacao ci sono gli alcaloidi metilxantina (che stimola il sistema nervoso senza produrre dipendenza, ma garantendo una sensazione di benessere e miglioramento del rendimento fisico) e soprattutto teobromina(che richiama il nome scientifico del cacao: teobroma cacao), in misura minore, la similare caffeina: i suoi effetti sono diuretici, stimolanti cardiaci, polmonari e dei bronchi (consigliata per chi soffre di asma).

Ma torniamo ai principali polifenoli del cacao che sono i flavonoli.

Dove sono contenuti gli antiossidanti nel cacao e perché sono importanti? I flavonoli sono concentrati nelle fibre, nella parte secca, marrone del cacao e sono importanti perchémodulano l’attività di varie proteine implicate nella crescita, proliferazione, infiammazione, morte delle cellule o nella loro risposta reattiva, aiutano quindi le cellule a difendersi, accrescendo la loro naturale capacità di proteggersi dall’eccesso di ossigeno in circolazione, cioè dai radicali liberi, che sono le molecole instabili che tendono a legarsi con altri elementi per stabilizzarsi producendo così reazioni a catena che danneggiano le membrane cellulari.

Concretamente possiamo ricordare che lo stress ossidativo si trova anche dietro a molte malattie degenerative come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer.

Prevenendo l’ossidazione delle cellule, i polifenoli quindi interferiscono con l’inizio, lo sviluppo e il progresso delle cellule tumorali, aumentano l’attività degli enzimi di disintossicazione e possono indurre l’apoptosi cellulare.

Ma fungono anche da neuroprotettori perché la stessa azione che hanno verso le cellule la svolgono verso i neuroni, prevenendo processi di apoptosi e degenerazione neuronale.

Ridurre l’ossidazione delle lipoproteine nel sangue significa invece regolare il metabolismo lipidico, cioè ridurre la formazione di colesterolo cattivo, contenere il livello dei tricliceridi, ridurre il rischio di trombosi, la formazione di placche nei vasi sanguigni che porta all’aterosclerosi e all’ostruzione dei vasi.

I polifenoli poi favoriscono la dilatazione dei vasi che riduce l’ipertensione.

Hanno funzioni endocrine per le donne in pre-menopausa o in soggetti con osteoporosi.

Sono antidiabetici, cioè prevengono e migliorano l’iperglicemia, abbassano i livelli di produzione glicemica nel fegato, l’assorbimento glicemico nell’intestino e stimolano la secrezione di insulina.

Hanno una funzione antiobesità perché stimolano il consumo energetico e il metabolismo dei grassi, diminuendo lo stress ossidativo: questo può portare a una perdita di peso, rafforzata dal fatto che le fibre insolubili del cacao danno un effetto di sazietà, poiché rallentano lo svuotamento gastrico e regolano il passaggio intestinale, aiutano il microbiotaintestinalenelle sue funzioni.

È importante comunque anche considerarel’assorbimento dei polifenoli da parte del corpo umano: perché siano assorbiti devono essere disponibili e per esempio non lo sono i polifenoli del cacao non tostato (per questo non è affatto più salutistico il cacao crudo, come invece spesso si dice).

Poi vengono assorbiti in tempi diversi da diversi organi: una parte dei polifenoli (epicatechina e procianidine) arrivano all’intestino tenue e subito passano al fegato dove vengono assorbiti dal sangue (circa il 45% dei polifenoli ingeriti e dopo mezzora dall’ingestione sono già nel plasma), un’altra parte arrivano all’intestino crasso per essere metabolizzati dal microbiota intestinale e passano al sangue circa 6 ore dopo l’ingestione.

Le fibre solubili del cacao fermentano nell’intestino e lì creano composti che prevengono e riducono le malattie intestinali.

Possiamo dire che il cacao è una medicina, mi raccomando: stiamo parlando del cacao! Il cioccolato per molti è più gradevole, ma è meno salutare!

[tutte le informazioni qui contenute sono tratte dal libro “El chocolate” di Maria Angeles e Martin Arribas edito nel 2016 da CSIC, Espana a cui siamo particolarmente grati (traduzione e sintesi a cura della Cooperativa Quetzal)]